martedì 4 ottobre 2011

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sono all inizio del mio ultimo tirocinio. secondo giorno in rsa psichiatrica.
ho un male ai piedi atroce.
ieri pomeriggio sarei scappata via, mi veniva da piangere. stamattina è andata meglio. è massacrante, ma mi sento troppo a mio agio con gli abitanti di questo piccolo reparto. sono 50. sono matti. e mi piacciono.
molti di loro sono istituzionalizzati da quando erano adolescenti, adesso hanno 70 anni o più. una vita in manicomio. e magari x esser stati solo un po' più vivaci degli altri bambini. 
poi c è anche gente giovane, con famiglia e figli...che x un motivo o x l altro è stata messa ko dalla malattia psichiatrica. 
i "vecchi", quelli storici diciamo, fino a un paio di anni fa giravano liberi x il posto in cui abito. erano i cosiddetti "alienati tranquilli", amati da tutti. adesso non escono più da soli xchè c era chi li faceva bere al bar e alcool e psicofarmaci non sono grandi amici.
uno di questi, B., è un amore. io lo vedevo sempre in giro, andava a bere il caffè al bar e al tabacchino a comprarsi il sigaro..ieri l ho accompagnato al bar il pomeriggio. 
incredibile quanto x loro sia importante scendere ai distributori in ospedale o farela passeggiata settimanale x andare a bere il caffè.  
bè B. è bello, ha gli occhi dolci, mi sorride e sbava x terra xchè gli faccio le linguacce e x farmele di rimando sbauscia da tutte le parti. fuma il suo sigaretto ai suoi orari, è dolce..e non è matto. io non credo. probabilmente avrà un ritardo mentale ma non è stupido. e credo di aver trovato in lui la mia motivazione x non soccombere emotivamente al tirocinio. 
sto attuando la mia strategia di coping. 
e poi in mezzo ai matti si sta bene, meglio che con le persone "normali"..
..diceva cristicchi..
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura 
...
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? 

mi è sempre piaciuta tanto questa canzone, mi è tornata in mente ieri e spero di poterla capire un po' di più...x il momento so solo che quelle persone devono esser state trattate come bestie e che magari molti di loro son diventati malati psichiatrici stando dentro ad un manicomio, imbottiti di purghe e psicofarmaci..non hanno mai vissuto davvero. il loro mondo è quello e non è giusto. x fortuna è un bel posto, anche se lo spazio è poco. sono come una famiglia. scrivendo mi commuovo quasi a pensare che storie possano avere alle spalle, quante giornate tutte uguali. ma loro sono felici, spontanei, sono belli. è un luogo solare, non c è mai silenzio, c è chi urla, chi piange, chi bestemmia..ok, ma non esiste cattiveria li dentro. anche se si sporcano di cacca e altro, se si sporcano mangiando...quella è l isola che non c è.


ho un'immagine stampata in testa, ieri sera al cambio consegne B. era dietro ad un angolo, davanti all'astanteria (li ogni porta di magazzino, cucina, ambulatori..è chiusa a chiave)..e guardava curioso noi intenti a parlare, quasi fossimo gli adulti e lui il bambino, incuriosito da noi che veniamo da fuori. non so spiegare ma aveva un'espressione strana, bella, innocente...ok, mi fermo. vedremo come andrà...

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