giovedì 27 ottobre 2011

labili e segaiole

noi donne ci facciamo certe seghe mentali assurde.
ragioniamo male.
poi chi ragiona col pisello ha la meglio. 
ah cosa bisogna fare x una sana scopata!

lunedì 17 ottobre 2011

kiss me

voglio vivere e godermi la vita, voglio essere innamorata e avere voglia di fare l amore. voglio essere il più spensierata possibile..
perchè non lo siamo più? o meglio. perchè io non lo sono più, credo?
perchè mi guardo intorno? perchè non mi basta più quello che abbiamo, che stiamo costruendo? 
volevo una vita con te..e adesso non ne sono più molto sicura. 
non è il classico capriccio. mi sta andando stretta, ho voglia di respirare. di tante cose..

lunedì 10 ottobre 2011

!


Lezione n° 1
Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al
campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le
scale e correndo va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire
qualcosa lui le dice: "ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l'asciugamano!"
Riflette e in un attimo l'asciugamano cade per terra... Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita. Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: "era Giovanni". Il marito: "perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?"
Morale n° 1:
Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!

Lezione n° 2
Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnando una giovane monaca al convento.
Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate.
All'improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e gli
dice: "Padre, si ricorda il salmo 129?" Il prete ritira subito la mano e si perde in
mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: "Padre, si ricorda il salmo 129?" Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell'insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129.
"Salmo 129: andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria..."
Morale n° 2:
Al lavoro, siate sempre ben informati!

Lezione n° 3
Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono
dall'ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada.
"Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno". L'impiegato spinge gli altri e grida: "tocca a me, a me....Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete". Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: "a me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!" E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale.
"Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!"
Morale n° 3:
Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!

Lezione n° 4
In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: 'Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?'
Gianni risponde: "Nessuno, perché con il rumore dello sparo voleranno via tutti".
La maestra: "Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni".
Allora Gianni dice "Posso farle io una domanda adesso?"
La maestra: Va bene.
"Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?" L'insegnante arrossisce e risponde: "Suppongo la seconda... quella che ingoia il gelato fino al cono".
Gianni: "Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma... mi piace come ragiona"!!!
Morale n° 4: Lasciate che prevalga sempre la ragione.

Lezione n° 5
Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un
cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: "Sono cieco, aiutatemi per favore". Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo".
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:
"Oggi è primavera e io non posso vederla".
Morale n° 5: Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.

Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....
Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all'esame finale.
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all'editore di una rivista settimanale.
Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.
Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.
Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.
Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un
grande valore. Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.

giovedì 6 ottobre 2011

4

ciao steve jobs. ho sempre snobbato la apple xchè il mio cervello limitato non è mai riuscito nemmeno ad usare l'ipod. 
oggi mi sono uniformata al mondo in lutto e sono felice di aver apprezzato, tardi, come sempre in questi casi, la genialità e la visione della vita che ha voluto condividere con gli altri.


il tirocinio mi sta uccidendo. l unica ancora di salvezza è legare con i pzz. 
sono affiancata a figure professionali che si scannano tra loro, che ti sfruttano come forza lavoro e che più che donne mi sembrano delle zappatrici di terra professioniste. senza voler offendere i contadini. ci mancherebbe, vista la mia vita ambientata in una zona prettamente rurale.
ad ogni modo, mi permetto di esprimere un tale giudizio xchè x fare il lavoro x il quale sto terminando i miei studi, bisogna possedere una grande professionalità e, mi sento molto superba, ma me ne frego, nel dire che in certe realtà non l ho vista. 
se si studiano delle procedure, che hanno un loro perchè, per svolgere certe manovre, non capisco perchè bisogna fare le cose alla cazzo di cane. e noi allievi, dopo esserci ciucciati le raccomandazioni dei grandi coordinatori, dobbiamo imparare a fare le cose nel modo più sbagliato possibile. 
tutto questo mi fa girare le palle in maniera indescrivibile, ed è per questo che in due strutture ho ho odiato e sto odiando ogni singolo minuto trascorso li. perchè se ci si attenesse alle regole, se si utilizzassero gli ausili e si usassero modi umani x rapportarsi con l utenza e i colleghi, l ambiente sarebbe senza dubbio migliore.
mi manca l ospedale, la civiltà.
sono ben consapevole che il mondo va così e che in ogni posto di lavoro ci saranno sempre le solite rogne, ma mi chiedo: xchè in altri posti non ci sono? siamo noi persone a creare l ambiente, a predicare tante buone cose, che il mondo deve cambiare, che l'italia fa schifo.... ebbene... io sono sempre stata egoista, prima x me stessa, e poi x gli altri. non mi accontento di dire:"è così ovunque, non posso mica pretendere..." io invece pretendo e faccio sentire la mia motivazione, perchè non lavorerò dietro ad un oggetto inanimato, ma con persone che necessitano di assistenza. e una vita in mezzo a colleghi ignoranti, in certe strutture, non la passerò di certo. preferisco fare l operatore ecologico e buttare i sacchi dell immondizia dentro al camion, mi darebbe molta più soddisfazione e farei sempre del bene.. fino a quando non troverò il posto adatto a me, perchè so che se mi accontentassi di un lavoro qualsiasi, sottopagato, in mezzo a chi l umanità la tiene sotto alla suola delle scarpe, comincerei ad arrendermi e perdere la passione x ciò che ho scelto di fare.

stay hungry, stay foolish... e così sarà.

martedì 4 ottobre 2011

3

sono all inizio del mio ultimo tirocinio. secondo giorno in rsa psichiatrica.
ho un male ai piedi atroce.
ieri pomeriggio sarei scappata via, mi veniva da piangere. stamattina è andata meglio. è massacrante, ma mi sento troppo a mio agio con gli abitanti di questo piccolo reparto. sono 50. sono matti. e mi piacciono.
molti di loro sono istituzionalizzati da quando erano adolescenti, adesso hanno 70 anni o più. una vita in manicomio. e magari x esser stati solo un po' più vivaci degli altri bambini. 
poi c è anche gente giovane, con famiglia e figli...che x un motivo o x l altro è stata messa ko dalla malattia psichiatrica. 
i "vecchi", quelli storici diciamo, fino a un paio di anni fa giravano liberi x il posto in cui abito. erano i cosiddetti "alienati tranquilli", amati da tutti. adesso non escono più da soli xchè c era chi li faceva bere al bar e alcool e psicofarmaci non sono grandi amici.
uno di questi, B., è un amore. io lo vedevo sempre in giro, andava a bere il caffè al bar e al tabacchino a comprarsi il sigaro..ieri l ho accompagnato al bar il pomeriggio. 
incredibile quanto x loro sia importante scendere ai distributori in ospedale o farela passeggiata settimanale x andare a bere il caffè.  
bè B. è bello, ha gli occhi dolci, mi sorride e sbava x terra xchè gli faccio le linguacce e x farmele di rimando sbauscia da tutte le parti. fuma il suo sigaretto ai suoi orari, è dolce..e non è matto. io non credo. probabilmente avrà un ritardo mentale ma non è stupido. e credo di aver trovato in lui la mia motivazione x non soccombere emotivamente al tirocinio. 
sto attuando la mia strategia di coping. 
e poi in mezzo ai matti si sta bene, meglio che con le persone "normali"..
..diceva cristicchi..
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura 
...
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? 

mi è sempre piaciuta tanto questa canzone, mi è tornata in mente ieri e spero di poterla capire un po' di più...x il momento so solo che quelle persone devono esser state trattate come bestie e che magari molti di loro son diventati malati psichiatrici stando dentro ad un manicomio, imbottiti di purghe e psicofarmaci..non hanno mai vissuto davvero. il loro mondo è quello e non è giusto. x fortuna è un bel posto, anche se lo spazio è poco. sono come una famiglia. scrivendo mi commuovo quasi a pensare che storie possano avere alle spalle, quante giornate tutte uguali. ma loro sono felici, spontanei, sono belli. è un luogo solare, non c è mai silenzio, c è chi urla, chi piange, chi bestemmia..ok, ma non esiste cattiveria li dentro. anche se si sporcano di cacca e altro, se si sporcano mangiando...quella è l isola che non c è.


ho un'immagine stampata in testa, ieri sera al cambio consegne B. era dietro ad un angolo, davanti all'astanteria (li ogni porta di magazzino, cucina, ambulatori..è chiusa a chiave)..e guardava curioso noi intenti a parlare, quasi fossimo gli adulti e lui il bambino, incuriosito da noi che veniamo da fuori. non so spiegare ma aveva un'espressione strana, bella, innocente...ok, mi fermo. vedremo come andrà...

venerdì 30 settembre 2011

2

"io ti riscatto, lenah beaudonte. credi e sii libera."
chi è lenah beaudonte? la protagonista di un libretto insignificante. 
suona bene, e cmq lei mi piace. e a me le cose x gli altri insignificanti, sono sempre piaciute. 
cogliere quello che x altri non ha importanza..non x essere saccenti. ma xchè ogni dettaglio è soggettivo. e io amo rendermi conto di quanto le cose risultino diverse tra una persona e l'altra.
lenah beaudonte subisce un cambiamento, nel libro. ha vissuto x 500 e passa anni da immortale. desidera essere una persona normale, poter utilizzare i 5 sensi. poter sentire. c è chi la riscatta, e torna ad essere umana, ad avere fame, sete, a sentire sulla sua pelle la pioggia che cade. lentamente i suoi sensi da predatore lasciano posto alla normalità. che bello. cogliere un senso in un libro anche se non so proprio se ce l abbia. 
ecco chi è lenah. una persona che vuole vivere. 

mercoledì 28 settembre 2011

1

un regalo.
non voglio festeggiare perchè non sono mai felice in questo giorno, proprio come le protagoniste dei film che poi ricevono la mega sorpresa che cambierà loro la vita. solo che a me della "megasorpresa" non me ne può fregar di meno, preferisco passare inosservata x il resto della giornata. questo sarebbe il regalo perfetto. 
mi son sempre chiesta perchè sia il giorno più triste oggi, neanche fosse morto qualcuno... bè insomma questo giorno mi fa proprio schifo. da una vita oserei dire. anche quando ero all asilo. mi cantavano tutti la canzoncina, messi in cerchio. 40 bambini che cantavano, le maestre gasatissime. e io piangevo, odiavo quel momento di protagonismo involontario. preferisco essere protagonista quando non c è motivo di esserlo. per caso. quando spari cazzate e tutti ridono. e ti senti spensierata e il momento va così...ecco vorrei che tutta questa giornata non fosse esattamente in questa data, ma che capitasse casualmente. ti svegli una mattina e vedi che, toh! capita oggi, a caso, magari a marzo. tra il 9 e il 10 di marzo, ipotesi, casca il giorno di oggi... inaspettato, non programmato, senza gli sguardi carichi di aspettativa x qualcosa che non ho mai nemmeno cercato di capire. così non te l aspetti ed è una sorpresa anche x te. cioè a me piacerebbe così.
comunque io mi faccio un bel regalo. questo.